Comitato Regionale

Emilia-Romagna

In barca a vela per una gara di formazione

Aperte le iscrizioni alla coppa "Tattica e didattica" del Coordinamento Vela Uisp Emilia-Romagna. Le prove si svolgeranno il 24 e 25 marzo. Intervista a Stefano Secchieri

di Mario Reginna


FERRARA - Il 24 e 25 marzo è in programma dalle 10 alle 18 a Marina degli Estensi e nelle acque antistanti Porto Garibaldi la coppa "Tattica e didattica", valida come tappa 2012 del raduno istruttori del Coordinamento Vela Uisp Emilia-Romagna. La gara si svolgerà con manches alternate costituite da prove in mare, a terra ed eventualmente anche in porto che saranno incentrate su tutto quanto attiene al ruolo, alle conoscenze e alle competenze dell'istruttore di vela Uisp. Sono ammessi a partecipare massimo 8 equipaggi di massimo quattro persone ciascuno a bordo di imbarcazioni First 21.7. L'equipaggio vincitore, che avrà ottenuto il miglior risultato complessivo a questa coppa, potrà organizzare presso il suo circolo Uisp la prossima edizione 2013, decidendone date e formula, sempre nello spirito della formazione istruttori Uisp Lega Vela.

Stefano Secchieri, responsabile del Coordinamento Vela Uisp Emilia-Romagna, vorremmo sapere innanzitutto in cosa consistono le prove?
"Non voglio fare esempi specifici perché si tratterà di prove a sorpresa per i partecipanti. Posso però dire che, trattandosi di un'iniziativa rivolta agli istruttori di vela dei nostri circoli, quello intorno a cui noi cercheremo di farli giocare non sono le abilità classiche legate alla velocità bensì quelle specialità che hanno contribuito a costruire il loro ruolo di istruttori, in particolare secondo l'ottica Uisp. Quindi prove tecniche di vela ma lontane da quello che viene normalmente inteso per una cosa velica".

Da dove nasce l'idea di trasformare in gara un appuntamento di formazione degli istruttori?
"La prima cosa che stiamo cercando di favorire come Coordinamento regionale è l'aggregazione tra gli istruttori sparsi sul territorio, aggregazione che ad oggi è poco sviluppata. Il fatto di far conoscere questi istruttori tra loro e sviluppare i rapporti interpersonali è per noi fondamentale. Dalla conoscenza infatti non deriva soltanto un miglioramento tecnico ma anche la capacità di produrre attività. Essersi visti, aver parlato, aver giocato insieme permette di creare sinergie che fanno uscire ciascuno dal proprio proverbiale orticello".

Hai ricevuto poco tempo fa l'incarico di coordinatore della vela Uisp in regione. Quale situazione hai trovato al tuo arrivo e quali obiettivi ti poni?
"C'è una cosa da capire: la vela è spesso vissuta molto come un fatto privato, con confini segnati dal confine del circolo. Per cui non sempre si vede come opportunità il far parte di un circuito, di un ente, di una famiglia più ampia. Questa è una debolezza, una fragilità, che impedisce alla Lega Vela Uisp di diventare qualcosa di utile per tutti, per la cittadinanza nel suo complesso. L'idea quindi è innanzitutto rendere visibile l'opportunità di far parte di questo circuito, come qualcosa che renda più ricco il patrimonio di ogni singolo circolo mettendo insieme opportunità ed esperienze. La formazione istruttori è stata la prima modalità per mettere in evidenza opportunità di crescita che da soli non sarebbero state raggiungibili. Adesso dobbiamo impegnarci a proseguire con nuove proposte. Ricordando che, al netto dell'isolamento, il nostro tessuto di velisti è arricchito dal fatto di avere tutta gente che si dedica alla promozione di questa disciplina per amore e passione".

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